Ananda Mida è un
collettivo musicale nato all’interno della Go Down Records, etichetta indipendente di Treviso con un catalogo ricco, variegato e di alto livello, che con Cathodnatius giunge al secondo album
dopo l’esordio Anodnatius (recuperatelo!).
Il trip psichedelico dei veneti (Davide Bressan al basso, Max Ear, già in forza
agli OJM, alla batteria, Conny Ochs alla voce e alle percussioni, Matteo Pablo
Scolaro alla chitarra e Alessandro Tedesco chitarra e percussioni) è ancora una
volta coinvolgente e parte subito forte con The
pilot, perfetta per presentare alcune caratteristiche del suono del quintetto,
vintage ma con i piedi nel presente. Blank
stare ha invece un approccio wave alla materia, soprattutto dal punto di
vista ritmico, mentre Out of the blue omaggia
il folk in maniera assolutamente credibile. Pupo
cupo è intrisa di oscuro stoner e suggestioni floydiane, la suite finale, Doom and the medicine man, divisa in
quattro parti, è invece la sintesi dell’anima Ananda Mida, tra progressioni
space, tenebrose atmosfere, cupo stoner e una sezione strumentale di prog psichedelico,
un crossover naturale e fluido che finisce per citare Yawning Man e Iron Butterfly, conclusione di un ritorno
maturo e pieno di idee ben sviluppate. (Luigi Cattaneo)
Doom and the medicine man (Video)
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