Il progetto Sestrumer,
nato addirittura nel 1999, vede finalmente concretizzare la pubblicazione di un
primo lavoro, Things, album del 2019
che, a fronte di buone idee compositive, pecca purtroppo di problemi di
registrazione che hanno inficiato il risultato finale complessivo, sicuramente
gradevole ma che lascia un po’ di amaro in bocca, vista la qualità generale di
alcuni momenti. Difatti episodi come So
light o Winds of wild sono
sicuramente apprezzabili, tra rock, progressive e metal, con la voce di
Giuseppe Petruccelli (anche batterista della band), che si fa apprezzare
soprattutto sulle note basse. La formazione, completata da Francesco Villani al
basso e da Pietro Giuliani e Felice Nardella (entrambi alla chitarra), crea un
affresco epicheggiante in Parents, vira
sul new prog in The seaman, prima
della malinconica ed heavy The way out.
Ci avviciniamo alla conclusione dapprima con la piacevole Green fields e poi con Left
behind, un discreto hard prog che conferma come la band abbia tutte le
carte in regola per perfezionare il proprio percorso e regalarci in futuro una
produzione all’altezza delle aspettative. (Luigi Cattaneo)
The seaman (Video)
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