martedì 3 marzo 2020

TV LUMIÈRE, Avrei dovuto odiarti (2019)



Uscito nel 2019, Avrei dovuto odiarti è il quarto album dei Tv Lumière, un buonissimo lavoro a cavallo tra il dark di Nick Cave, la ricerca sonora degli Ulan Bator ma anche di Marlene Kuntz e Massimo Volume, le atmosfere folk dal taglio cantautorale e l’indie rock vicino ai Baustelle degli esordi. I nove pezzi dell’album si muovono tra letteratura colta e suoni evocativi, con le oscure ballate del quartetto formato da Ferruccio Persichini (chitarra, e-bow, piano e mandolino), Federico Persichini (voce e chitarra), Yuri Rosi (batteria) e Alessandro Roncetti (basso) che finiscono per incantare ascolto dopo ascolto (essenziale anche il lavoro di cesello di Giorgio Speranza al piano). L’iniziale L’indifferenza mostra subito un approccio dark alla materia, tra fraseggi tenebrosi e un mood malinconico affascinante, che fa il paio con L’appartamento sul Lungonera, più carica di elettricità ma ugualmente densa di atmosfere fosche. Canzone bianca è una bellissima ballata, molto curata ed evocativa, La strage di San Valentino è invece un gradevole strumentale che ci conduce a Un sicario, in cui il cantautorato italiano incontra umori post, siglando un pezzo piuttosto intrigante. Superata la prima parte del disco troviamo ad attenderci Fondo alle ancore!, brano dal sapore alternative folk, prima di Il tranello, delicata e davvero commovente nel suo sviluppo narrativo, e Ipotesi di ritirata, che prosegue sulla stessa falsariga emotiva della precedente per quasi otto splendidi minuti. Il finale di Sonny J. Barbieri prende spunto da un naufragio a Ellis Island, l’isola delle lacrime, dove approdavano i tanti italiani che migravano un secolo fa dal nostro paese, conclusione inquietante e densa di significati, per quello che è un album dai contenuti forti e ricchissimo di spunti da analizzare. (Luigi Cattaneo)

L'indifferenza (Video)



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