martedì 17 marzo 2020

BRIAN MAILLARD, Stabilized (2019)




Nuovo lavoro per Brian Maillard, chitarrista svizzero in forza ai Solid Vision e nella band di Charlie Dominici (il primo cantante dei Dream Theater, con i quali incise When dream and day unite), che con Stabilized firma un terzo disco stupendo, pieno di gusto e grandi solo, che non perdono mai di vista aspetto melodico e compositivo, incanalandosi all’interno delle tracce con naturalezza e fluidità. Maillard in più momenti suona, e pure molto bene, le tastiere e il basso, facendosi coadiuvare in maniera fissa solo da Yan Maillard alla batteria, musicista solido che funge da motore ritmico essenziale per le escursioni di Brian. A positive mind è l’apertura da fuoriclasse, con Federico Malaman (session di altissimo livello) al basso, sostituito da Giorgio Terenziani degli Arthemis nella potente ed heavy title track. Il basso diviene l’elemento del trio maggiormente cambiato, e difatti in Mammoth troviamo Mattia Melis dei Timeline, mentre in Funky Jungle l’ospite è Dino Fiorenza (Gabriels, Antonello Giliberto, Vivaldi Metal Project, giusto per citare qualche sua collaborazione), per uno dei pezzi maggiormente pieni di entusiasmante groove. Clock in muta in quartetto con il raffinato sax del Maestro Amedeo Bianchi, il finale è invece appannaggio di un coro vocale, che abbellisce ulteriormente Moonchild, finale di un disco dove Maillard è riuscito con trasversalità ad abbinare tecnica e cuore. (Luigi Cattaneo)



Nessun commento:

Posta un commento