Arrivano dall’Olanda i
Glorious Wolf, one man band di Ruud Dielen, chitarrista dotato di tecnica e
gusto, nonché di un profondo amore per il progressive, la psichedelia e la
fusion, tutti elementi che troviamo ben amalgamati nel nuovo Zodiac (seguito di Acquarius del 2017). Dielen si divide però anche al basso, alle
tastiere e all’elettronica, facendosi aiutare solo da Oscar Anema per le parti
cantate e da qualche ospite sporadico, come Andrè Van De Ven al sax
nell’iniziale Constellations, undici
minuti sontuosi, tra Pink Floyd, space e Canterbury sound. Close to the new world si avvicina maggiormente ai Procol Harum,
tra passaggi soavi ed altri più rock, mentre la title track vive sull’interplay
tra le tastiere e la chitarra, richiamando in più parti i Genesis. La delicata Poets presenta la voce di Frans
Verouden, Feelin’ Blue è invece un
omaggio al rock blues, con tanto di organo e un torrenziale solo di chitarra di
grande effetto, le cui parti di basso fretless sono affidate a Ab Boot. Tecnica
e cuore nella strumentale e progressiva For
you and I, The game ha un
discreto groove, che ci accompagna alle conclusive Questions e Acquarius,
due pezzi strumentali già editi che si dividono tra jazz rock e memorabile
progressive. Per avere maggiori informazioni e acquistare l’album da Dielen
stesso potete visitare la pagina bandcamp dei Glorious Wolf o contattarlo alla
seguente mail gloriouswolf.nl@gmail.com
(Luigi Cattaneo).
Thanks Luigi Cattaneo for your amazing review! Highly appreciated!
RispondiEliminaThank You!
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