Ep d’esordio per i Nil
Nil, band padovana che ho da poco scoperto durante un contest (il Power to the
Music tenutosi a Dolo) e che mi ha da subito fatto una buona impressione.
Incuriosito dal loro suono, legato alla dark wave e al post punk, sono entrato
in possesso di questo lavoro da loro definito demo, termine che però non fa
onore alla qualità del suddetto e a tutte le felici intuizioni contenute in
esso. Ennio Pinato (voce e synth), Gabriele Rocco (chitarra), Paolo Lunardon
(basso) ed Emanuele Moronco (batteria) producono cinque brani che sono il
condensato di una vita di ascolti, a partire dall’iniziale The dwarfs of the garden, legata in maniera indissolubile a quei
primi anni ’80 spartiacque di un certo tipo di plumbee sonorità. Clamorosa Even Paul is dead, trascinante e
diretta, vicina ad alcune cose dei monumentali Bauhaus viene attraversata da un
bel gioco ritmico e dai synth che esaltano la costruzione e donano ulteriore
atmosfera. Molto interessante anche lo sviluppo alla Joy Division di Run rabbit … run!, mentre più legate al
post punk e al r’n’r ma ancora gradevoli le restanti Whose side are you on?, che mi ha ricordato gli Stooges dell’icona
Iggy Pop e Little man, con un finale
irriverente che pare citare i Sex Pistols di God save the queen. Un ottimo inizio per i veneti, non c’è che
dire, in attesa di un primo full più sostanzioso. (Luigi Cattaneo)
The dwarfs of the garden (Video)
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