Gli I-Kal sono un
progetto nato per mano di Luciano Chessa, chitarrista già attivo con gli ottimi
IV Luna e propongono un progressive che non disdegna incursioni nel new prog e
nell’hard, andando a citare band come Marillion e Anekdoten ma anche il tragitto
del guru Steven Wilson e dei suoi vari side. L’aquilano, insieme a Gianpietro
Barone (basso), Andrea Casinove (batteria), Jacopo Purificati (voce) e Luca
Colangeli (tastiere), ha puntato molto in questo ep d’esordio su un sound ricco
di pathos, con strutture progressive attuali (in questo mi hanno ricordato
anche i nostrani Proteo e Methodica). L’inizio è affidato a Declaration of healing e da subito si
percepisce la qualità del quintetto, che si muove tra passaggi raffinati, umori
dark, pulsioni heavy e un buon tessuto strumentale. Anche Blank mirrors ha un certo substrato e ben si sposa con la capacità
del gruppo di modulare fraseggi melodici e aggraziati, gli stessi che pervadono
il break strumentale di Autumn’s
remembrance, come suggerisce il titolo malinconica e dal mood nostalgico.
La seconda parte vede prima il grandeur progressivo di Ouroboros, brano dinamico e con parecchie idee al suo interno e poi
la conclusiva ed epica title track, che si avvale di un crescendo straordinario
in cui emerge la forza interpretativa di Purificati, convincente comunque su
tutti e quattro i pezzi cantati. Un ep assolutamente valido e che lascia
intravedere, in attesa di un lavoro più corposo, delle potenzialità che fanno
ben sperare per il futuro degli abruzzesi. (Luigi Cattaneo)
The equinox fire (Video Preview)
The equinox fire (Video Preview)
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