Giordano Forlai è un
cantautore ligure che vanta una lunga carriera divisa tra band e attività in
proprio, esperienze che lo hanno portato nel 2018 a pubblicare Orso Bianco, disco corale a cui hanno
preso parte anche Andrea Maddalone (bravissimo chitarrista di La Leggenda New
Trolls) e Roberto Tiranti (storica voce dei Labyrinth). La title track iniziale
è il bel biglietto da visita, vicina ad alcune cose di Graziano Romani, Pagine mette in luce tutte le doti di
Forlai e della sua band, con arrangiamenti raffinati e una cura per il testo
davvero encomiabile. L’autore si mette a nudo in Sono qui, firma attimi di elegante pop con Sparami e L’altra parte di te,
prima di Il viaggio, profondamente
arricchita dal flauto di Edmondo Romano (Eris Pluvia e Ancient Veil, tra gli
altri), dalla tromba di Mario Martini, dal trombone di Barbara Sorbara e dal
basso tuba di Roberto Savaia. Nero è
la delicata e disperata dedica di Giordano ad una persona che non fa più parte
della sua vita, Acrobata, scritta
insieme ad Aldo De Scalzi (compositore di colonne sonore e tra i fondatori dei
Picchio Dal Pozzo), è uno dei momenti più suggestivi dell’intero album. Blu è un’intensa ballata, Che cosa siamo noi vede Tiranti (ai cori
sugli altri brani) duettare magnificamente con Forlai, mentre Stare soli mi ha ricordato pagine dei
Pooh. Il finale di Marta è una
piccola perla, con la tromba di Martini che dona ancora più pathos ad una
conclusione davvero emozionante. (Luigi Cattaneo)
Acrobata (Video)
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