domenica 8 dicembre 2019

I VIAGGI DI MADELEINE, I viaggi di Madeleine (2019)


I Viaggi di Madeleine
Chi è Madeleine? Madeleine rappresenta l’anima adolescente che, nonostante tutto il marcio, resiste cercando di rimanere intatta. L’interessante premessa pone l’obbligo di avere una certa attenzione verso questo esordio della band di Lecce I viaggi di Madeleine, terra che non è mai salita agli onori della cronaca progressiva se non per alcune rare eccezioni (possiamo citare i riscoperti Corpo e i contemporanei Abash ad esempio). Francesco Carella (voce, tastiere e basso synth), Giuseppe Cascarano (chitarra) e Giuseppe Quarta (batteria), si incontrano nel 2015 e iniziano da subito a comporre il materiale di questo validissimo esordio, un concentrato di Balletto di Bronzo e Le Orme, che la formazione triangolare suggerisce, ma anche un certo amore per l’hard prog, con fraseggi spesso taglienti e aggressivi. I cinque pezzi presenti sono tutti piuttosto lunghi, stratificati e con le varie influenze del trio che emergono attraverso sviluppi molto coinvolgenti, con l’iniziale Kamaloka che si pone come anello di congiunzione tra il rock settantiano e l’immaginario dei Goblin. Contrappunti d’autunno smorza invece i toni plumbei, attraverso una delicata linea melodica che tradisce un certo romanticismo art prog, mentre Gods of distant worlds è più vicina al progressive rock dei maestri inglesi. Il viaggio ha una vena psichedelica maggiormente accentuata rispetto a quanto sinora ascoltato, prima della conclusiva Mendicante, composizione sontuosa divisa in sette atti che si sviluppa tra prog, psichedelia e jazz rock, forte di scenari sognanti e suggestivi, che traspaiono in toto da un debutto sì derivativo ma capace di esprimere con passione la forza delle idee. (Luigi Cattaneo)

Mendicante (Video)



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