Chi è Madeleine?
Madeleine rappresenta l’anima adolescente che, nonostante tutto il marcio,
resiste cercando di rimanere intatta. L’interessante premessa pone l’obbligo di
avere una certa attenzione verso questo esordio della band di Lecce I viaggi di
Madeleine, terra che non è mai salita agli onori della cronaca progressiva se
non per alcune rare eccezioni (possiamo citare i riscoperti Corpo e i
contemporanei Abash ad esempio). Francesco Carella (voce, tastiere e basso
synth), Giuseppe Cascarano (chitarra) e Giuseppe Quarta (batteria), si
incontrano nel 2015 e iniziano da subito a comporre il materiale di questo
validissimo esordio, un concentrato di Balletto di Bronzo e Le Orme, che la
formazione triangolare suggerisce, ma anche un certo amore per l’hard prog, con
fraseggi spesso taglienti e aggressivi. I cinque pezzi presenti sono tutti
piuttosto lunghi, stratificati e con le varie influenze del trio che emergono
attraverso sviluppi molto coinvolgenti, con l’iniziale Kamaloka che si pone come anello di congiunzione tra il rock settantiano
e l’immaginario dei Goblin. Contrappunti
d’autunno smorza invece i toni plumbei, attraverso una delicata linea
melodica che tradisce un certo romanticismo art prog, mentre Gods of distant worlds è più vicina al
progressive rock dei maestri inglesi. Il
viaggio ha una vena psichedelica maggiormente accentuata rispetto a quanto
sinora ascoltato, prima della conclusiva Mendicante, composizione sontuosa divisa in sette atti che si sviluppa tra
prog, psichedelia e jazz rock, forte di scenari sognanti e suggestivi, che
traspaiono in toto da un debutto sì derivativo ma capace di esprimere con
passione la forza delle idee. (Luigi Cattaneo)
Mendicante (Video)
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