I Lightpole sono un
quartetto nato nel 2015 e formato da Eug Iommi (voce), Claudio Marcozzi
(chitarra e synth), Davide Tossici (moog, tastiere, piano e synth) e Dominguez
Marcos (batteria e percussioni), dedito ad una psichedelia elettronica e dai
forti contorni dark. Dopo due ep che hanno permesso loro di suonare tra gli
altri con Il Teatro degli Orrori e Lili Refrain, è ora la volta del primo full,
Dusk, edito dalla sempre attenta
Overdub ed uscito nel 2018. Si tratta di un lavoro intrigante, particolare e
ricercato nel suo voler combinare stimoli differenti, sempre con una buona dose
di raffinatezza, che contraddistingue brani come What you leave back e Wakes,
in cui l’utilizzo di strumenti ad arco (viola, violino e violoncello) dona una
maggiore corposità all’insieme. Il voler contaminare ingredienti sonori è la
base di partenza del progetto, scelta che colora l’ipnotica Samsara, così come Euphelia, due tra i momenti più suggestivi dell’intero debut. Le
atmosfere care a certi gruppi del Nord Europa si amalgamano con la corrente
dark inglese degli anni ’80, si fondono all’interno di un album notturno,
intenso, capace di passare da toni plumbei ad altri maggiormente carichi di
vitalità. Vigore e psichedelia si incontrano in The hucksters’ meal e The
same old glory, senza dimenticare una certa spinta elettronica e aperture
ambient dal sapore minimale, elementi che fanno di Dusk un’opera prima sicuramente interessante. (Luigi Cattaneo)
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