Nati ben 11 anni fa, i
Prometheo si sono sin da subito ispirati al mito del titano, celebre per il
furto del fuoco agli dei olimpici, e al rock progressivo di Genesis e Banco del
Mutuo Soccorso, scegliendo la forma del concept per narrare una storia che si
perde nel mito e nella leggenda. D’un
fuoco rapito, d’un giovane uomo, d’un amore insensato, realizzato anche
grazie al supporto di Puglia Sounds, vede il quintetto formato da Andrea Siano
(pianoforte, organo e synth), Andrea Tarquilio (voce), Alessandro Cellamare
(batteria), Andrea Maddaloni (basso) e Alessandro Memmi (chitarra), dare vita
ad un lavoro dove la preponderante anima prog si fonde con delicati passaggi
folk in odore di Fabrizio De Andrè e Angelo Branduardi. Un esordio sicuramente
interessante e che non potrà non suscitare curiosità per chi ama certe sonorità
vintage, figlie dirette di Yes e P.F.M. Già l’artwork è in qualche modo, per la
sua immaginifica vocazione, sinonimo di progressive e il contenuto di pezzi come
Una prigione d’aria e Guerra dei Titani sono la dimostrazione
dell’assoluto rispetto dei baresi per la grande stagione settantiana. La
bravura tecnica della band ben si sposa con la capacità di scrittura e con
testi, che visto l’argomento trattato, risultano ridondanti e da leggere con
attenzione, la stessa che va posta ad un prodotto che pur non presentando
variazioni sul tema risulta encomiabile e affascinante per tutta la sua durata.
(Luigi Cattaneo)
Il ratto del fuoco (Official Video)
Nessun commento:
Posta un commento