Breve ma intenso. In maniera semplice si può descrivere questo Sanba dei romani Ay!, trio jazz rock che vede la nascita dalla scissione di due gruppi, Heinz Karlhausen & The Diatonics, dediti ad un jazzcore piuttosto duro e Squartet, anche loro vicino per sonorità. Gli Ay! risultano meno pesanti e fanno valere maggiormente le istanze jazz in maniera pregevole ma non del tutto edulcorata. Il suono che si fa largo in poco più di 20 minuti mostra le belle doti di songwriting dei tre e l’ottimo lavoro ritmico che sostiene sempre e in maniera tutt’altro che didascalica il sax di Daniele Martini (davvero mirabile nei suoi interventi). Il jazz si combacia perfettamente con elementi rock e latini che appaiono qua e là negli 8 brani presenti, dando una discreta dote di imprevedibilità al risultato finale (Hermeto). Le composizioni, tutte strumentali, si susseguono rapidamente e con un impeto che sa essere trascinante e capace di esaltare le qualità tecniche di un trio che si muove lungo binari complicati senza apparenti difficoltà (Matzurca). Capaci di unire il sound moderno dei Tribraco e quello senza tempo dei mai dimenticati Perigeo in un caleidoscopio dove far emergere anche le influenze più squisitamente sudamericane, gli Ay! confezionano un debut estremamente interessante che risulta essere un buon viatico verso un secondo album che deve essere probabilmente più corposo e lasciare da parte quei momenti che paiono abbozzi da definire ulteriormente. (Luigi Cattaneo)
Matzurca (Video)
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